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SETTANTA VOLTE SETTE

Durata: 60 min

Lingua: Italiano

Con: Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero

Settanta volte sette racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera. Racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune.

Lo spettacolo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Nella sua gloriosa storia questo concetto sembra essere giunto ad un inglorioso epilogo, che lo vede soccombere alla logica – attualmente vincente – della vendetta. Un tempo ritenuto il punto di arrivo di un percorso destinato a pochi spiriti eletti, appare oggi, nell’opinione comune, come il rifugio dei più codardi e la scappatoia dei meno arditi.

Eppure il perdono protesta per innescare pensieri diversi, per aprire a logiche nuove. Ci ricorda che dentro la ferita esiste la possibilità di un incontro. E che questa possibilità non ci sfida dall’alto dei cieli, ma è concreta, laica e umana.

60 min

Lingua: Italiano

Con: Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarel...

Settanta volte sette racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano in una sera. Racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino una lingua comune.

Lo spettacolo affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Nella sua gloriosa storia questo concetto sembra essere giunto ad un inglorioso epilogo, che lo vede soccombere alla logica – attualmente vincente – della vendetta. Un tempo ritenuto il punto di arrivo di un percorso destinato a pochi spiriti eletti, appare oggi, nell’opinione comune, come il rifugio dei più codardi e la scappatoia dei meno arditi.

Eppure il perdono protesta per innescare pensieri diversi, per aprire a logiche nuove. Ci ricorda che dentro la ferita esiste la possibilità di un incontro. E che questa possibilità non ci sfida dall’alto dei cieli, ma è concreta, laica e umana.
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